Descrizione
generale
Itinerario d'arrampicata mista (libera e artificiale) che sale la struttura denominata "Salto del Faraone" situata a poche centinaia di metri dall'abitato di Tessari. Ad aprirlo il gruppo "Rocciatori della Valdalpone": Simone Gianesini, Mario Brighente, Christian Confente, Manuel Leorato e Lino Sganzerla nell'aprile del 2018.
La via presenta una chiodatura a fix e anelli ravvicinata nei tratti in artificiale mentre è più lunga (e da integrare) nei tratti in arrampicata libera. La breve vicinanza, la comodità di rientro, le protezioni presenti rendono questo itinerario perfetto per iniziare a prendere confidenza con le staffe.
Attacco, descrizione della via
Da Affi seguire le indicazioni per Brentino e successivamente per Tessari. Svoltare a sinistra e oltrepassare il ponte sull'autostrada e il successivo sul torrente Biffis. Svoltare a destra e parcheggiare dopo
alcuni metri (pochi posti auto+fontanella dell'acqua) in corrispondenza delle abitazioni.
Camminare lungo la strada stretta (direzione Nord) e dopo aver lasciato l'abitato alle spalle proseguire, sempre verso Nord, lungo una stradina sterrata sino ad un vigneto. Costeggiarlo sulla destra e al suo termine imboccare una strada sterrata verso sinistra che sale, tra i vigneti, in direzione delle pareti. Terminati i vigneti piegare a destra e proseguire sino ad entrare in un bosco di lecci. Il sentiero è evidente; ad un certo punto ci si ritrova a camminare su una grande placca di roccia compatta. Da qui è possibile vedere bene il tetto che caratterizza la struttura. Poco dopo, sulla sinistra una piccola traccia porta all'attacco (scritta rossa).
1° tiro:
salire
in verticale lungo rocce rotte sino a raggiungere un saltino. Superarlo direttamente e proseguire per facile terreno fino a quando è possibile traversare a destra lungo una cengia. Sostare (clessidra da attrezzare) poco dopo in corrispondenza di una spaccatura.
20 Mt., IV, V, II, I, 1 chiodo.
2° tiro:
rimontare le facili rocce e proseguire sino a raggiungere una placca
che consente di portarsi sotto il tetto. Qui sostare (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., IV, III, A1, 5 fix.
3° tiro:
affrontare direttamente il tetto e proseguire poi spostandosi leggermente a sinistra sino a raggiungere la comoda sosta (2 fix+cordone+anello). 20 Mt., A2, A1, 3 fix, 7 anelli.
4° tiro:
proseguire in obliquo verso destra e superare il successivo muro. Raggiunta una placca proseguire in arrampicata libera sfruttando i punti più deboli e tendendo a sinistra. Sostare (2 fix+cordone) in prossimità di un comodo terrazzino. 30 Mt., A0, A1, V+, 4 chiodi, 11 fix.
5° tiro:
salire in verticale sopra la sosta facendo molta attenzione alla roccia (diversi blocchi instabili). Raggiunto un terrazzo sostare comodamente (pianta+cordone). 40 Mt., IV, II, 1 chiodo.
6° tiro:
spostarsi a destra e superare la bella placca. Sostare poco dopo (2 fix). 40 Mt., I, IV, II, 1 chiodo.
7° tiro:
continuare in verticale lungo la placca e raggiunta una fascia di lecci traversare a sinistra sino ad identificare un corridoio. Facili rocce conducono poi ad una cengia dove si sosta (2 fix). 40 Mt., IV, III, II.
Discesa
Dal termine della via alzarsi e seguire i bolli rossi che conducono ad una radura. Attraversarla e collegarsi al sentiero CAI n. 71 che, seguito verso sinistra (Sud), in breve riporta alla frazione di Tessari.
E' anche possibile andare a destra per imboccare il "Canale della teleferica". Percorso più veloce ma con tratti verticali e passi d'arrampicata facilitati da alcune corde fisse (possibilità da noi non testata). Questa discesa potrebbe essere utile nel caso si intenda percorrere una seconda via sulla struttura in quanto riporta velocemente alla base della parete. |